Sabato 26 novembre 2016
Il Signore Gesù diceva agli scribi e ai farisei: «Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice:
«Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito»
E, venuto, la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione malvagia». Mentre egli parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
(Matteo 12,44)
Ci sono periodi in cui non ci sentiamo particolarmente esposti alle tentazioni, c’è una grazia speciale che ci accompagna e ci sembra che la presenza di Dio in noi ci renda invulnerabili. Sono momenti d’oro, in cui è importantissimo amare molto perché cresca la nostra unione con Dio e ci doni quella gioia che solo Dio sa dare.
Poi sopraggiungono tempi diversi in cui ci sentiamo più esposti, più fragili e lo spirito impuro tenta mille modi per fuorviarci, toccandoci nei nostri punti deboli.
Solo se la nostra vita interiore ha messo salde radici nell’amore di Dio, possiamo con il Suo aiuto resistere nel giorno della prova, della lotta e della fatica ed uscirne magari feriti, ma vincitori.
Altrimenti è facile soccombere.
Buona giornata!
don Carlo
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