Giovedì 1 dicembre 2016
Beato Charles de Foucauld
I farisei e i sadducei si avvicinarono per mettere alla prova il Signore Gesù e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo. Ma egli rispose loro: «Quando si fa sera, voi dite: “Bel tempo, perché il cielo rosseggia”; e al mattino: “Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo”. Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non siete capaci di interpretare i segni dei tempi? Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona». Li lasciò e se ne andò. Nel passare all’altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere del pane. Gesù disse loro: «Fate attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei». Ma essi parlavano tra loro e dicevano: «Non abbiamo preso del pane!». Gesù se ne accorse e disse: «Gente di poca fede, perché andate dicendo tra voi che non avete pane? Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i cinquemila, e quante ceste avete portato via? E neppure i sette pani per i quattromila, e quante sporte avete raccolto? Come mai non capite che non vi parlavo di pane?
«Guardatevi invece dal lievito dei farisei e dei sadducei»
Allora essi compresero che egli non aveva detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dall’insegnamento dei farisei e dei sadducei.
(Matteo 16,11)
C’è un insegnamento che gonfia, che riempie di idee, di dottrine, ma che rimane chiuso a Dio, alla Sua volontà e alle Sue sorprese.
Farisei e sadducei avevano uno straordinario bagaglio di affermazioni, regole e precetti per cui ormai Dio non aveva più segreti: doveva solo corrispondere a quello che loro già sapevano, entrare nel loro schema. Cercavano di oscurare la luce di Gesù, perché rimetteva in discussione il loro impianto religioso. Ma da quell’impianto religioso Gesù raccomanda di guardarci bene.
La Luce di Dio invece è chiara, evidente a chi è piccolo, illumina l’uomo dentro, lo persuade con la Sua verità; è nuova, diversa, ci chiede di rinnovarci, apre vie sconosciute, è un amore che rimette in discussione le nostre certezze.
Solo lì troviamo quella gioia.
Buona giornata!
don Carlo
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