Vivi la Parola! 2016.12.14

Mercoledì 14 dicembre 2016
S. Giovanni della Croce,
sacerdote e dottore della Chiesa

In quello stesso giorno vennero dal Signore Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogarono: «Maestro, Mosè disse: “Se uno muore senza figli, suo fratello ne sposerà la moglie e darà una discendenza al proprio fratello”. Ora, c’erano tra noi sette fratelli; il primo, appena sposato, morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello. Così anche il secondo, e il terzo, fino al settimo. Alla fine, dopo tutti, morì la donna. Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette lei sarà moglie? Poiché tutti l’hanno avuta in moglie». E Gesù rispose loro:
«Vi ingannate, perché non conoscete le Scritture
e neppure la potenza di Dio»

Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo. Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è il Dio dei morti, ma dei viventi!». La folla, udendo ciò, era stupita dal suo insegnamento.
(Matteo 22,29)

Il pericolo corso dai sadducei è comune a molti, anche a chi approfondisce le Scritture studiandole, riflettendo, ascoltando tanti commentatori. Si corre infatti il rischio di ridurre Dio alla comprensione che ne abbiamo noi, di ridimensionare perciò anche frasi ed episodi sorprendenti e inspiegabili che la Bibbia narra, per renderli più umanamente verosimili e accettabili.
Allora non rimane più spazio per le sorprese di Dio e Dio stesso diventa soltanto una caricatura dai contorni umani.
Deus semper maior: Dio deborda, straripa sempre infinitamente oltre i nostri pensieri. Sappiamo che a Lui nulla è impossibile, ma spesso rimaniamo meravigliati perché non immaginavamo di cosa fosse capace.

Buona giornata!
don Carlo

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