Vivi la Parola! 2017.01.28

Sabato 28 gennaio 2017
S. Tommaso d’Aquino,
sacerdote e dottore della Chiesa

Mentre saliva a Gerusalemme, il Signore Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e

«Lo consegneranno ai pagani» perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».

(Matteo 20,19)

In questa profezia di Gesù c’è anche l’umiliazione di essere scomunicato dal suo popolo, di essere consegnato e abbandonato nelle mani di pagani che non conoscono Dio, come non fosse più israelita.
Ma in questa condanna c’è il segno di una salvezza che raggiunge tutte le genti, perché la luce dell’amore di Dio brilli su tutte le nazioni della terra e Dio non sia più straniero per nessuno, anzi sia il Dio anche degli estromessi, di coloro che non hanno più patria, che non contano per nessuno.

Buona giornata!
don Carlo

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