Martedì 28 febbraio 2017
Vennero dal Signore Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo ugualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio?
«Quando risorgeranno dai morti, infatti,
non prenderanno né moglie né marito,
ma saranno come angeli nei cieli»
Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».
(Marco 12,25)
La vita futura non cancellerà l’amore che c’è stato, ma lo porterà alla sua pienezza.
Anche l’amore coniugale conoscerà questo percorso, perché Dio Amore sarà tutto in tutti.
Nulla di spersonalizzante in tutto ciò, nessuna cancellazione delle identità, al contrario: l’amore ci fa diventare sempre più noi stessi e in Cielo sarà limpido, vero, purificato da ogni scoria di egoismo e anche libero da ogni attaccamento e da ogni desiderio di trattenere quella persona solo per sé.
Buona giornata!
don Carlo
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