Sabato 15 aprile 2017
Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatea, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesù. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato.
«Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito
e lo depose nel suo sepolcro nuovo»
che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andò. Lì, sedute di fronte alla tomba, c’erano Maria di Màgdala e l’altra Maria.
(Matteo 27,59-60)
Giuseppe d’Arimatea, uomo ricco, ha l’autorità di chiedere e ottenere da Pilato il corpo di Gesù.
Può dedicargli tutta la cura che il cuore e l’immensa dignità che ha intuito in Gesù gli suggerisce.
È il giorno del silenzio. Le parole e le emozioni dei giorni passati hanno bisogno di sedimentare, di diventare parte di noi. Per entrare in profondità occorre tacere.
Solo da lì potrà nascere una vera esplosione di vita e di gioia.
Buon Sabato Santo!
don Carlo
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