Domenica 16 aprile 2017
PASQUA NELLA RISURREZIONE DEL SIGNORE
Maria di Màgdala stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli:
«Ho visto il Signore!»
e ciò che le aveva detto.
(Giovanni 20,18)
Maria cerca e trova.
Non si rassegna ad aver perso il suo Signore e tra le lacrime rimane nel luogo dove l’ha visto l’ultima volta.
Questa perseveranza del cercare e nell’attendere è premiata tutta all’improvviso in modo abbondantissimo. Non ritrova il cadavere, ma addirittura incontra il Risorto.
Dove vedere il Signore? Certo negli ultimi e nella liturgia, nei sacramenti, nella Parola e in ogni fratello.
Ma poi Lui ha mille, milioni di modi per incontrarci, rivelandosi a noi in un modo inequivocabile.
Ci sorprende, ci commuove, fa brillare tutto, dona una gioia unica e inconfondibile.
Chiediamo insieme occhi per vederlo e rivederlo.
Buona Pasqua!
don Carlo
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