Vivi la Parola! 2017.05.01

Lunedì 1 maggio 2017
S. Giuseppe lavoratore

Il Signore Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro:

«Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua»

E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.


(Matteo 13,57)

Proprio là dove avrebbe avuto motivi per ottenere maggior successo, nel paese di Nazareth che l’ha visto crescere, Gesù incontra un muro di diffidenza e di incredulità.
È così difficile smontare i nostri pregiudizi, le idee che ci siamo fatte, anche se la realtà che abbiamo davanti agli occhi parla molto chiaro.
Ma questo non frena la corsa di Gesù: constata la situazione e riparte. C’è un mondo che lo attende, non saranno certo gli insuccessi a condizionarlo. Fissando lo sguardo sul Padre e su ciò che Gli chiede, prosegue con nuova fiducia, energia ed amore la sua missione.

Buona giornata!
don Carlo

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