Giovedì 4 maggio 2017
Venuta la sera, i suoi discepoli scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché
«Soffiava un forte vento»
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.
(Giovanni 6,18)
Quando il vento è contrario tutto si rallenta, anche il semplice camminare richiede uno sforzo particolare, le energie si concentrano istintivamente per lottare e procedere lungo la strada.
Se però fissiamo lì tutta la nostra attenzione perdiamo di vista l’essenziale. Si tratta infatti di scoprire, nel pieno vortice delle difficoltà, che il Risorto è lì accanto e cammina e lotta con noi. Questo fa sollevare lo sguardo, ci permette di condividere con Lui la prova e ci accorgiamo che una forza e una fiducia tutte nuove ci sostengono. Tutto diventa diverso e riusciamo a fare con pace ogni cosa.
Buona giornata!
don Carlo
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