Mercoledì 14 giugno 2017
Uscito dalla sinagoga, il Signore Gesù entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò.
«E subito si alzò in piedi e li serviva»
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
(Luca 4,39)
Non c’è tempo per rimanere incantati davanti al miracolo, né per lodare e ringraziare a parole. La suocera di Pietro appena guarita inizia subito a servire.
È questo il segno più eloquente che la guarigione è avvenuta e riguarda tutta la persona, che è restituita alla sua piena capacità di amare.
Noi chiediamo i miracoli per recuperare la salute del corpo, ma miracolo più grande è quando una persona cambia nel cuore e passa dall’egoismo al dono di sé.
Buona giornata!
don Carlo
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