Vivi la Parola! 2017.06.19

Lunedì 19 giugno 2017

Santi Protaso e Gervaso, martiri

 

Il Signore Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:

«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia»

Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri! Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio».

(Luca 12,1)

 

L’ipocrita mette maschere per nascondersi dietro di esse. Maschere sono le apparenze, lo sforzarsi di mostrare un’immagine di sé immacolata e quindi falsa, perché nasconde con cura ciò che potrebbe offuscarla. Così è più facile criticare aspramente chi non rispetta le regole o chi non riesce a stare al passo.

Gesù inaugura la religione dell’interiorità, per cui vale solo ciò che il Padre vede. E il Padre vede nel segreto.

Davanti agli uomini è illusorio pretendere di non sbagliare mai. Anzi, è sempre più credibile chi non nasconde le sue fragilità e le sue debolezze, mostrando che siamo tutti in cammino e dobbiamo sostenerci l’un l’altro, perché tutti abbiamo bisogno dei fratelli.

 

Buona giornata!

don Carlo

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