Vivi la Parola! 2017.07.14

Venerdì 14 luglio 2017

Il Signore Gesù e i discepoli approdarono nel paese dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. Era appena sceso a terra, quando dalla città gli venne incontro un uomo posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma in mezzo alle tombe. Quando vide Gesù, gli si gettò ai piedi urlando, e disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti prego, non tormentarmi!».

«Gesù aveva ordinato allo spirito impuro di uscire da quell’uomo»

Molte volte infatti si era impossessato di lui; allora lo tenevano chiuso, legato con catene e con i ceppi ai piedi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti. Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni erano entrati in lui. E lo scongiuravano che non ordinasse loro di andarsene nell’abisso. Vi era là una grande mandria di porci, al pascolo sul monte. I demòni lo scongiurarono che concedesse loro di entrare nei porci. Glielo permise. I demòni, usciti dall’uomo, entrarono nei porci e la mandria si precipitò, giù dalla rupe, nel lago e annegò.

(Luca 8,29)

È fortissimo il male che si impossessa di quest’uomo: è capace di trascinare nel mare una grande mandria di porci.

La potenza del demonio appare invincibile, ma la Parola di Gesù sottomette tutto questo e ci libera, perché Lui è apparso nel mondo proprio per distruggere le opere del diavolo e rendere l’uomo figlio di Dio, portandolo nella vita trinitaria.

La Parola vissuta ha quindi un potere taumaturgico e liberante straordinario, ci rende inafferrabili e ci porta in un altro mondo, pieno di luce e di dedizione generosa, dove l’amore di Dio è la nostra casa.

Buona giornata!

don Carlo

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