Vivi la Parola! 2017.07.18

Martedì 18 luglio 2017

Al suo ritorno, il Signore Gesù fu accolto dalla folla, perché tutti erano in attesa di lui. Ed ecco, venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: si gettò ai piedi di Gesù e lo pregava di recarsi a casa sua, perché l’unica figlia che aveva, di circa dodici anni, stava per morire. Stava ancora parlando, quando arrivò uno dalla casa del capo della sinagoga e disse:

«Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro»

Ma Gesù, avendo udito, rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata». Giunto alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui, fuorché a Pietro, Giovanni e Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla. Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete. Non è morta, ma dorme». Essi lo deridevano, sapendo bene che era morta; ma egli le prese la mano e disse ad alta voce: «Fanciulla, àlzati!». La vita ritornò in lei e si alzò all’istante. Egli ordinò di darle da mangiare. I genitori ne furono sbalorditi, ma egli ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.

(Luca 8,49)

Quando ogni sforzo sembra stato fatto ed è tutto risultato inutile, sopraggiunge la delusione, il peso della sconfitta si fa maggiore, perché anche le speranze sono andate perdute.

Ma non c’è nessun ostacolo che fermi Dio. Lui è il maestro dell’impossibile. Lui continua a seminare la Parola anche sull’asfalto, perché lui spera anche nei sassi ed è capace di far sbocciare un futuro da qualunque situazione.

Neppure la morte lo può frenare, anche quella è stata vinta, superata, sfocia nell’eternità del Suo amore.

Buona giornata!

don Carlo

COMMENTS