Lunedì 31 luglio 2017
S. Ignazio di Loyola, sacerdote
«Il Signore Gesù diceva ai settantadue discepoli»
«Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
(Luca 10,2)
Gesù sta costruendo la Chiesa, prima i dodici, ora altri settantadue ( il numero delle nazioni allora conosciute).
Mentre dei primi conosciamo i nomi e a volte il lavoro, di questi ultimi non sappiamo nulla proprio perché vogliono rappresentare tutta la comunità cristiana e perciò ognuno di noi.
A ciascuno è chiesto di essere missionario e di annunciare la venuta del Regno nella propria città, nella propria vita.
E’ un annuncio fondato sull’accoglienza, sulla condivisione della mensa e sull’attenzione al più bisognoso.
Ai discepoli è chiesto di andare, camminare, non stare fermi, gli altri si avvicinano andando loro incontro.
Non bisogna poi lasciarsi prendere da facili entusiasmi, occorre essere consapevoli che non tutti accetteranno di buon grado la Parola.
Non importa, a tutto penserà il Signore, a noi è solo chiesto di seminare.
Buona giornata!
don Carlo
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