Vivi la Parola! 2017.08.03

Giovedì 3 agosto 2017

Un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova il Signore Gesù e chiese:

«Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?»

Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

(Luca 10,25)

Per ereditare non si deve far nulla, sono i figli che ereditano per il fatto stesso di essere figli, l’eredità è un dono come è stato un dono la vita.

La vita eterna è la vita stessa di Dio che ci dona perché siamo suoi figli.

In quanto tali, non per obbligo ma per amore del Padre, amiamo i nostri fratelli.

Non ci riusciremo in maniera perfetta come avviene per tutti i fratelli di questo mondo, ma in qualche modo ci sentiamo vincolati perché sappiamo quanto sia importante per il Padre.

Non ci chiederemo perciò chi è il nostro prossimo ma quanto siamo noi il prossimo per gli altri, per tutti quelli che non scegliamo ma che il Signore ci mette sulla strada, anche quelli che magari avremmo preferito non incontrare.  

Buona giornata!

don Carlo

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