La solennità, una delle più significative per la sua origine millenaria, sarà celebrata nel Pontificale presieduto in Cattedrale dall’arcivescovo Delpini . L’Arciprete monsignor Gianantonio Borgonovo ne illustra il significato.
Domenica 15 ottobre, terza del mese, è, come avviene da secoli, la solennità della Dedicazione del Duomo, Chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani.
Una ricorrenza liturgica importante che fa memoria della storia della Cattedrale come luogo di fede, di cultura e di arte, ma soprattutto come “cuore” pulsante della fede in terra ambrosiana.
Perché la Dedicazione del Duomo è collocata proprio la terza domenica di ottobre?
In questa data, attraversando un arco temporale di oltre 1500 anni, si sono collegate le memorie di tante vicende che hanno avuto come fulcro la Cattedrale. C’è il ricordo della Dedicazione della Ecclesia Maior, devastata dagli Unni nel 453 e riconsacrata solennemente dal metropolita Eusebio, anch’egli di origine orientale, con altri vescovi, in particolare Massimo II di Torino, il quale ebbe l’onore di tenere il sermone che ci è giunto. Inoltre, nella III di ottobre dell’836, prima ancora dell’esistenza del Duomo in quanto tale, si svolse la consacrazione dell’edificio di Santa Maria, la Theotokos (“La madre di Dio”), chiamata così con la denominazione che ci è nota dopo l’XI secolo. Poi, nella terza domenica del mese di ottobre del 1418, papa Martino V, proveniente dal Concilio di Costanza, consacrò l’altare maggiore.
Con la seconda metà del ’500 si arriva all’episcopato carolino…
Sì. Il 20 ottobre 1577 San Carlo Borromeo presiede la Dedicazione dell’attuale Duomo istituendone la solennità alla terza domenica di ottobre. Infine, nel 1986, ad opera dell’arcivescovo Carlo Maria Martini e naturalmente nella III domenica di ottobre, si ebbe la consacrazione del nuovo altare, realizzato a seguito dei lavori di adattamento del presbiterio resisi necessari per l’applicazione delle norme conciliari.
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