Vivi la Parola! 2017.11.08 & 09

Mercoledì 8 novembre 2017

Il Signore Gesù disse: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio;

«le sagge invece, insieme alle loro lampade,

presero anche l’olio in piccoli vasi»

Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

(Matteo 25,4)

La vita del discepolo di Gesù non è uno sprint che brucia tutte le energie in breve tempo, né un fuoco di paglia impressionante di emozioni che presto si spengono.

È piuttosto una cammino lungo, in cui talora tutto appare chiaro, mentre in altri momenti la nebbia limita la visuale al passo successivo da compiere.

L’invito perciò è alla perseveranza, al riprendere sempre il cammino, ad attingere sempre a quelle riserve di grazia e di amore che lo Spirito Santo alimenta sempre nel nostro cuore.

Buona giornata!

don Carlo

Giovedì 9 novembre 2017

Dedicazione della Basilica Lateranense

La donna Samaritana disse a Gesù: “Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare”. Gesù le dice: “Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui

«i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità»

perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità”.

(Giovanni 4,23)

Non è principalmente questione di luoghi o di situazioni, anche se certamente possono aiutare: perché è anzitutto nel cuore che si adora dio.

È nel colloquio personale silenzioso e sconosciuto che il nostro rapporto con lui si sviluppa, si approfondisce.

È nell’adorazione di lui in noi che possiamo parlarGli, cercare di capirLo, chiedere luci per la nostra strada, affidarGli persone che attraversano momenti difficili o situazioni che necessitano di una cascata di luce dall’alto.

E questa adorazione, questa familiarità nutre l’anima ed è fondamento di ogni altra relazione o cosa.

Buona giornata!

don Carlo

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