Venerdì 17 novembre 2017
Sant’Elisabetta di Ungheria, religiosa
Il Signore Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
«Vedendo le folle, ne sentì compassione,
perché erano stanche e sfinite
come pecore che non hanno pastore»
Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
(Matteo 9,36)
Vedendo le folle Gesù non si lamenta delle loro fragilità e infedeltà alla legge, non traccia in confini tra i bravi e i cattivi, non stabilisce chi può stare con lui e chi no, chi se lo merita e chi no.
Vedendo le folle Gesù sente nelle sue viscere una tenerezza invincibile, legge negli occhi e nei cuori i dolori nascosti e le speranze tradite, trova parole e gesti per rincuorare e guarire, va alla ricerca di quelli che come Zaccheo nessuno guarda, spalanca a tutti possibilità e orizzonti eterni, perché ciascuno senta anche solo per quel giorno che Dio lo ama veramente.
Buona giornata!
don Carlo
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