Giovedì 7 dicembre 2017
ORDINAZIONE DI S. AMBROGIO
Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore.
«E ho altre pecore che non provengono da questo recinto:
anche quelle io devo guidare»
Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
(Giovanni 10,16)
La vocazione del buon pastore è universale. Non si restringe alle proprie pecorelle, non limita gli orizzonti, perché è espressione della bontà dell’Eterno Padre il quale ha a cuore la vita e la gioia di ogni uomo.
Per questo a noi discepoli di Gesù è sempre chiesto di guardare oltre, di riuscire ad intercettare ed interpellare i desideri e le attese anche di chi non la pensa come noi: sono infatti nostri fratelli, figli dello stesso Padre e quindi vanno raggiunti dal Suo amore.
E la loro vocazione è formare con noi un solo gregge, pur nella diversità, ma stretti da rapporti di autentica fraternità.
Buona festa!
don Carlo
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