Vivi la Parola! 2017.12.11 & 12

Lunedì 11 dicembre 2017

 

Il Signore Gesù diceva ai capi dei sacerdoti ed agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:

«La pietra che i costruttori hanno scartato

è diventata la pietra d’angolo»

questo è stato fatto dal Signore / ed è una meraviglia ai nostri occhi”? / Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti. Chi cadrà sopra questa pietra si sfracellerà; e colui sul quale essa cadrà, verrà stritolato». Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.

(Matteo 21,42)

 

Dio continua sempre a servirsi di ciò che l’uomo non guarda, anzi di ciò che viene scartato. Il giudizio umano infatti è miope, ha criteri limitati quando non del tutto sbagliati, si lascia attrarre da ciò che impressiona, bada molto all’apparenza, mentre Dio guarda il cuore.

Per questo la Parola di Dio rimette ogni volta in discussione i nostri criteri e vuole sostituirli con quelli nuovi , che promuovono davvero l’uomo. Sono quelli della dedizione, della gratuità, della generosità, della magnanimità, della misericordia, insomma sono gli stesi sentimenti di Cristo Gesù che lo Spirito santo giorno dopo giorno vuole sviluppare in noi.

Buona giornata!

don Carlo

Martedì 12 dicembre 2017

I farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque dal Signore Gesù i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro:

«Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare

e a Dio quello che è di Dio»

A queste parole rimasero meravigliati, lo lasciarono e se ne andarono.

(Matteo 22,21)

Il cristianesimo non ci porta affatto ad evadere dalla realtà. Infatti è la stessa vita di Dio incarnata sulla terra e quindi tiene sempre insieme cielo e terra.

La passione per il Regno dei cieli ci spinge a realizzare un mondo più giusto, più degno per ogni uomo che vive. E questo richiede concretezza, disponibilità a pagare di persona, talora anche a rinunciare ai nostri interessi in vista del bene comune.

Quelli che davvero hanno Dio per Dio, hanno bisogno di lasciarsi educare alla fedeltà ai loro doveri di cittadini. E questo proprio per rendere visibile il loro essere cristiani.

Buona giornata!

don Carlo

 

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