Martedì 6 febbraio 2018
S. Paolo Miki e compagni, martiri
Mentre il Signore Gesù partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli,
«Gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù»
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
(Marco 10,50)
Per un povero dell’epoca il mantello è tutto: abito di giorno, letto e coperta per la notte.
Fino all’incontro con Gesù, Bartimeo vive seduto, ad attendere l’elemosina.
All’improvviso la sua vita ha un balzo, qualcuno lo chiama, qualcuno che può cambiargli la vita.
Se a volte la nostra vita è seduta, in cerca solo di ulteriori comodità, è perché non sentiamo voci che ci interpellano, quella della volontà di Dio o dei fratelli, che vogliono snidarci dalla noia e dalla stasi.
Solo uscendo da noi per amore, si vive davvero.
Buona giornata!
don Carlo
Mercoledì 7 febbraio 2018
Ss. Perpetua e Felicita, martiri
La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, il Signore Gesù ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all’albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!». E i suoi discepoli l’udirono. La mattina seguente, passando, videro l’albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai maledetto è seccato». Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico:
«Tutto quello che chiederete nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà»
Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe».
(Marco 11,24)
È vero.
Ci è capitato di chiedere con fede e non abbiamo ottenuto quello che avevamo domandato.
Viene da dubitare delle parole del Vangelo.
Ma se guardiamo con attenzione, ci accorgiamo che abbiamo ottenuto altro. Una forza tutta nuova nelle difficoltà, la pace anche nel dolore, una fede che prima non avevamo, una vicinanza di Dio che non avevamo ancora sperimentato, l’affetto e le parole di fratelli e sorelle che ci hanno sostenuto e aiutato a sorridere e sperare.
Magari non tutte queste cose, solo alcune, o altre.
Ma Dio non ci lascia mai a mani vuote.
Buona giornata!
don Carlo
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