Giovedì 8 febbraio 2018
Il Signore Gesù e i suoi discepoli giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, Gesù si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio;
«Rovesciò i tavoli dei cambiamonete
e le sedie dei venditori di colombe»
e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: / “La mia casa sarà chiamata / casa di preghiera per tutte le nazioni”? / Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città.
(Marco 11,15)
I gesti sono spesso più eloquenti delle parole, rimangono più facilmente impressi nella memoria.
Quello che Gesù fa nel tempio evidenzia che Dio non si può strumentalizzare ed è vergognoso farne occasione di guadagno.
L’incontro dell’uomo con Dio è cosa sacra, è la vera ricchezza della vita di ogni uomo, occorre garantirlo e custodirlo.
Anche noi quando preghiamo abbiamo bisogno di liberare il cuore da ciò che lo ingombra, per ritrovare la gioia di essere amati e la libertà di amare.
Buona giornata!
don Carlo
Venerdì 9 febbraio 2018
Il Signore Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre Gesù camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero:
«Con quale autorità fai queste cose?»
O chi ti ha dato l’autorità di farle?». Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Diciamo dunque: “Dagli uomini”?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
(Marco 11,28)
L’autorità di Gesù è l’unica davvero autentica.
Infatti autorevole è colui che fa crescere, che permette all’uomo di essere sempre meglio se stesso, è colui che fa fiorire o riscoprire le nostre potenzialità e indica la strada per raggiungere la piena maturazione.
La sua non è l’autorità pretesa o imposta a partire dal ruolo che si occupa nella società, è invece un’autorità riconosciuta spontaneamente e accolta con gioia da tutti coloro che ascoltano con cuore libero.
Buona giornata!
don Carlo
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