Vivi la Parola! 2018.04. 03 & 04

Martedì 3 aprile 2018

dell’Ottava di Pasqua

Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo:

«Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato,

mentre noi dormivamo”»

E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi.

(Matteo 28,13)

Sin dall’inizio l’annuncio della risurrezione conosce ostacoli e freni, per bloccarlo.

E le forze che si adoperano a tacitarlo sono molto potenti, pervasive, persuasive.

Eppure non c’è nulla da fare.

Ormai la corsa della storia verso il suo pieno compimento è iniziata e nessuno potrà mai arrestarla.

Le persecuzioni, le falsità, ogni tentativo di opporsi è destinato a fallire, anzi diventa ogni volta un’occasione per accelerare la venuta finale del Risorto tra gli uomini.

Buona giornata!

don Carlo

Mercoledì 4 aprile 2018

dell’Ottava di Pasqua

In quello stesso giorno due discepoli del Signore Gesù erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.

«Mentre conversavano e discutevano insieme,

Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro»

Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

(Luca 24,15)

È bello sapere che nelle nostre conversazioni e addirittura nel pieno delle nostre discussioni il Risorto si avvicina e cammina con noi.

Occorrerebbe fare in modo che questa sua presenza fosse viva e quasi visibile, trasfigurando così queste nostre relazioni.

Quando un rapporto è vissuto nell’amore reciproco e cerca la luce di Dio senza voler far prevalere a tutti i costi il nostro punto di vista, Emmaus si materializza, Gesù Risorto scalda i cuori come quel giorno, riempiendoli di luce, di pace e di sorpresa.

Buona giornata!

don Carlo

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