Vivi la Parola! 2018.04. 19 & 20

Giovedì 19 aprile 2018

Venuta la sera, i suoi discepoli scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia,

«Videro Gesù che camminava sul mare»

e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

(Giovanni 6,19)

Quando non ce la facciamo il Signore ci viene incontro, ma non come ci aspetteremmo.

Vorremmo magari che ci desse man forte in quello che stiamo facendo, ma Gesù non si mette a remare. Ha altre strade, che sorprendono e che spaventano perché non sono le nostre, ci sembrano illogiche.

Quanto spesso occorre imparare a perdere le nostre idee, accettando che ci sia una strada più sapiente ed efficace, quella che magari un fratello ci sta suggerendo!

Buona giornata!

don Carlo

Venerdì 20 aprile 2018

La folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che il Signore Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro:

«Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato»

(Giovanni 6,29)

Il punto d’arrivo dove Gesù vuole condurre l’uomo è credere in Lui.

Non semplicemente nel senso di un’affermazione verbale, di una professione di fede a parole: “credere” nel Vangelo di Giovanni è aderire ad un’altra forma di vita, ad una rivoluzione d’amore, ad una rivelazione che ribalta tutto quello che avevamo capito fino ad allora.

Per far questo occorre morire a noi stessi, unica strada per risorgere ad una vita davvero nuova.

Ma non sempre siamo disposti a vivere questa Pasqua.

Buona giornata!

don Carlo

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