Vivi la Parola! 2018.06. 01 & 02

Venerdì 1 giugno 2018

S. Giustino, martire

42Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. 43Egli però disse loro:

«È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio

anche alle altre città»

per questo sono stato mandato». 44E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

(Luca 4,43)

Non si può trattenere Gesù nei propri programmi, nei propri schemi.

È lo Spirito a muoverlo e quindi c’è un’imprevedibilità delle scelte di Dio dalla quale occorre imparare.

A noi è chiesto di seguirLo, nella vita ordinaria e nelle sorprese, fidandoci di tutto il percorso che ci sta facendo fare.

Buona giornata!

don Carlo

Sabato 2 giugno 2018

22Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè,

«Portarono il bambino a Gerusalemme

per presentarlo al Signore»

– 23come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore – 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. 25Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 26Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 27Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: 29«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, 30perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 31preparata da te davanti a tutti i popoli: 32luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».

(Luca 2,22)

Presentare Gesù al Padre significa non possederlo, non volerlo tenere per sé.

Un gesto difficilissimo per una madre per la quale tagliare il cordone ombelicale è un trauma, un morire che tante volte nella vita si ripresenta.

Per Maria è l’occasione per scegliere solo la volontà di Dio, comunque essa si presenti, anche nelle svolte inaspettate della vita.

Buona giornata!

don Carlo

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