Vivi la Parola! 2018.06. 03 & 04

Domenica 3 giugno 2018

II dopo Pentecoste

22Poi disse ai suoi discepoli: «Per questo io vi dico: non preoccupatevi per la vita, di quello che mangerete; né per il corpo, di quello che indosserete.

«La vita infatti vale più del cibo

e il corpo più del vestito»

24Guardate i corvi: non séminano e non mietono, non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. Quanto più degli uccelli valete voi! 25Chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 26Se non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto? 27Guardate come crescono i gigli: non faticano e non filano. Eppure io vi dico: neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 28Se dunque Dio veste così bene l’erba nel campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, quanto più farà per voi, gente di poca fede. 29E voi, non state a domandarvi che cosa mangerete e berrete, e non state in ansia: 30di tutte queste cose vanno in cerca i pagani di questo mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. 31Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta.

(Luca 12,23)

Una frase strana questa di Gesù, perché nasce subito in noi il pensiero che senza il cibo non c’è vita.

Ma se si ha l’occasione di visitare i luoghi ”poveri” del pianeta, dopo lo choc iniziale, si rimane impressionati nel vedere che la vita è più forte delle difficoltà, delle privazioni, della povertà economica.

L’uomo “povero” ha in sé un’energia vitale prodigiosa, ricomincia ad ogni alba, continua a guardare in avanti con fiducia e soprattutto sa gioire, davvero, di quello che ha.

Buona domenica!

don Carlo

Lunedì 4 giugno 2018

1Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, 2vide due barche accostate alla sponda.

«I pescatori erano scesi e lavavano le reti»

3Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. 4Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». 5Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». 6Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano.

(Luca 5,2)

La giornata di lavoro è finita, questi pescatori il loro dovere l’hanno fatto, sono stanchi per la fatica e umiliati dal non aver pescato nulla.

Lavare le reti è l’ultimo gesto prima del rientro a casa.

E invece arriva Gesù e inizia un’avventura incredibile proprio in quel momento: la predicazione, la ripartenza, la pesca incredibile.

A volte proprio l’attimo in cui tutto sembra concluso e stiamo per abbandonare il campo si trasforma nell’esordio di una vita nuova e luminosa.

Buona giornata!

don Carlo

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