Martedì 24 luglio 2018
5Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, 6perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, 7e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, 8vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico
«Almeno per la sua invadenza»
si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
(Luca 11,8)
Gesù ci invita ad essere perseveranti nella preghiera, a volte quasi ossessivi, come un bambino che si rivolge alla mamma per ottenere qualcosa e usa la tecnica dello sfinimento.
Ancora una volta il Signore ci invita ad essere come bambini di fronte al Padre.
Sicuri che ci ascolterà e nella sua infinita Sapienza deciderà il tempo e il modo per accontentarci.
Spesso però non coinciderà con il nostro tempo e il nostro modo.
Buona giornata!
don Carlo
Mercoledì 25 luglio 2018
S. GIACOMO APOSTOLO
20Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. 21Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». 22Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». 23Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». 24Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. 25Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. 26Tra voi non sarà così; ma
«Chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore»
27e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. 28Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
(Matteo 20,26)
Quando ci mettiamo alla sequela del Signore, abbiamo chiaro che siamo chiamati a servire soprattutto quelli che ci sono affidati.
Avviene poi che, a volte, ci ritroviamo in posti di comando e facciamo fatica a conciliare ciò con il desiderio di essere ultimi come Gesù.
Eppure anche questo è un servizio, spesso più faticoso di altri, occorre però esercitarsi a viverlo ogni giorno come tale e a tenersi pronti a lasciare tutto in qualunque momento ci venga chiesto.
Buona giornata!
don Carlo
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