Vivi la Parola! 2018.10. 16 & 17

Martedì 16 ottobre 2018

Beato Contardo Ferrini

66Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al loro sinedrio 67e gli dissero: «Se tu sei il Cristo, dillo a noi». Rispose loro:

«Anche se ve lo dico, non mi crederete»

68se vi interrogo, non mi risponderete. 69Ma d’ora in poi il Figlio dell’uomo siederà alla destra della potenza di Dio». 70Allora tutti dissero: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli rispose loro: «Voi stessi dite che io lo sono».

(Luca 22,67)

Gesù, anche se è consapevole che ormai i cuori dei suoi interlocutori sono serrati e impenetrabili, rimane aperto al dialogo.

Dio infatti non chiude mai le porte con nessuno, lascia sempre aperta un’ultima insperata possibilità.

L’Amore infatti non smette di attendere, si ingegna per trovare vie nuove, non lascia nulla di intentato, perché è più tenace di ogni rifiuto e nulla riesce a indebolirlo.

Nel nostro tempo, come in tutti i tempi, solo un amore invincibile potrà fare breccia e accendere la Luce in tanti cuori.

Buona giornata!

don Carlo

Mercoledì 17 ottobre 2018

S.Ignazio di Antiochia,

vescovo e martire

27Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. 28Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. 29Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. 30Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”.

«Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?»

(Luca 23,31)

Il cardinale Ravasi, alla luce di altri testi biblici, spiega così questa frase un po’ oscura: se ora si brucia il legno verde, cioè intatto e vivo, simbolo di Gesù il giusto, cosa accadrà quando saranno sottoposti al giudizio i veri colpevoli, ossia il legno secco?

Parole che quindi annunciano una partecipazione dell’umanità ai dolori di Cristo e viceversa un’accoglienza di Gesù di tutta la sofferenza del genere umano che vive sulla terra lungo i secoli.

C’è un fuoco che dovremo tutti attraversare, ma ci sostiene e conforta il sapere che Lui l’ha già passato, spalancando per tutti una strada di Luce infinita.

Buona giornata!

don Carlo

Giovedì 18 ottobre 2018

S. LUCA EVANGELISTA

1Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e

«Non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada»

5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.

(Luca 10,4)

Un’indicazione che ci suona un po’ bizzarra, ma pienamente comprensibile nel contesto culturale in cui Gesù viveva. Salutarsi comportava un dialogo che poteva protrarsi a lungo e che rispondeva a regole precise a seconda dell’età, del censo, del ruolo.

Come a dire che occorre non lasciarsi distogliere dalla missione che Gesù ha affidato, né perdere mai di vista la meta, ma concentrare lì tutte le energie migliori. Sappiamo per esperienza quanto le distrazioni possano infiacchirci e togliere vigore allo slancio e alle motivazioni.

Se teniamo viva e ci ripetiamo spesso la Parola nel corso della giornata, ritroviamo subito lucentezza e smalto e la missione non è mai senza frutto.

Buona giornata!

don Carlo

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