Giovedì 1 novembre 2018
TUTTI I SANTI
Vedendo le folle, il Signore Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
«Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati»
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
(Matteo 5,6)
E’ la prima delle due beatitudini che riguardano la giustizia e ha un orizzonte universale. Infatti, come tutte le altre di questa pagina di Matteo a parte l’ultima, non è una beatitudine “confessionale”, rivolta ai seguaci di Gesù, ma attraversa tutta la storia umana ad ogni latitudine.
Visto che Gesù è il “beato” per eccellenza, che incarna e vive queste parole in pienezza, Lui stesso si identifica in tutti coloro che patiscono l’ingiustizia. In ciascuna di queste vittime è Gesù che continua a soffrire, Lui che è sempre dalla parte degli oppressi e che donerà a tutti loro una sazietà di gioia moltiplicata all’infinito.
Buona festa!
don Carlo
Venerdì 2 novembre 2018
COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI
Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e
«Io lo risusciterò nell’ultimo giorno»
Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna».
(Giovanni 6,44)
Tutta la nostra speranza di fronte all’enigma della morte porta un solo nome: Gesù. Lui solo è la risurrezione e ci trasporta con sé nella Vita. Con la sua passione fino all’abisso dell’abbandono ha conosciuto ogni buio e l’ha riempito di luce, ha attraversato ogni disperazione e ogni strazio colmandoli di tutta la consolazione di Dio.
Lui ci risusciterà, strappandoci al non senso della morte, mostrando ad ogni uomo che il nulla e la fine non esistono, ma tutto ha un seguito nell’eternità di Dio.
Buona giornata!
don Carlo
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