Vivi la Parola! 2018.11. 13 & 14

Martedì 13 novembre 2018

Il Signore Gesù disse: «Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo:

«Il mio padrone tarda»

e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

(Matteo 24,48)

“C’è tempo, la vita è lunga, possiamo divertirci, fare tutto quello che possiamo permetterci, prendiamo ogni occasione che la vita ci dà, perché ogni lasciato è perduto, poi un giorno metteremo la testa a posto”.

È frequente trovare persone che hanno questa filosofia di vita, soprattutto negli anni giovanili. Ma è deleterio. Perché ci si accontenta di sopravvivere a forza di emozioni momentanee e si continua a ritardare il momento in cui cominciare a vivere davvero, con il rischio di non gustare mai la vita in pienezza, rimanendo al buio e oscurando anche la vita di chi ci sta vicino.

Solo chi ama vive davvero.

Buona giornata!

don Carlo

Mercoledì 14 novembre 2018

Il Signore Gesù disse: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio;

«Le sagge invece, insieme alle loro lampade,

presero anche l’olio in piccoli vasi»

Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

(Matteo 25,4)

Queste vergini preveggenti e ben organizzate vengono portate ad esempio da Gesù. Ci insegnano che in tutte le cose, specie in quelle importanti, non si può vivere di improvvisazioni dell’ultimo momento, perché a volte il tempo per rimediare non c’è più e si arriva inesorabilmente tardi.

La puntualità può diventare così una qualità spirituale, un’espressione della nostra attesa continua del Signore, che ci permette di vivere gli incontri e le responsabilità di ogni giorno con preparazione, pace e pienezza, allenandoci anche all’incontro finale con Dio.

Buona giornata!

don Carlo

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