Lunedì 3 dicembre 2018
S.Francesco Saverio, sacerdote
53Terminate queste parabole, Gesù partì di là. 54Venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? 55Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 56E le sue sorelle, non stanno tutte da noi?
«Da dove gli vengono allora tutte queste cose?»
57Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». 58E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
(Matteo 13,56)
Abbiamo sempre bisogno di trovare spiegazioni ai fatti che ci sorprendono. È logico. Ma spesso cerchiamo di inserire tutto nella nostra visuale, che ha confini e definizioni precise. Se poi qualcosa non ci sta, anziché interrogarci preferiamo a volte rimuoverlo.
Se questo fenomeno avviene di fronte a Gesù, al Vangelo è molto pericoloso, perché ci chiude alla novità dello Spirito e ci illude di “sapere” già chi è Dio. Ma quella nostra idea di Dio è sempre limitata, se la assolutizziamo diventa soltanto un idolo. Infatti, come dicevano i nostri padri, “Deus sempre maior”, è e sarà sempre più grande di ogni definizione.
Buona giornata!
don Carlo
Martedì 4 dicembre 2018
1In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: 2«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». 3Ed egli rispose loro:
«E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio
in nome della vostra tradizione?»
4Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte. 5Voi invece dite: “Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un’offerta a Dio, 6non è più tenuto a onorare suo padre”. Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione. 7Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: 8Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. 9Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini».
(Matteo 15,3)
Gesù contrappone “la tradizione” a “la nostra tradizione”. Su questo punto ha accettato di confrontarsi con i farisei, ben sapendo che ci sarebbe stato uno scontro violento e gravido di conseguenze per lui. È quindi un punto per Lui importante, occorre perciò capire la differenza, che è sottile, ma decisiva.
La “tradizione” è l’esperienza di salvezza che Israele ha fatto con Dio raccontata nella Bibbia, che si tramanda di generazione in generazione. Questa è storia e non si tocca.
La “nostra tradizione” sono i modi con cui esprimiamo la nostra appartenenza a Lui, con cui ne teniamo viva la memoria. E questi modi possono variare nel corso dei secoli, per una fedeltà sempre maggiore a Dio, secondo ciò che lo Spirito indica alla Chiesa.
Buona giornata!
don Carlo
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