Un fatto di cronaca forse sconosciuto…

A celebrare il funerale di Franco Battiato, padre Orazio Barbarino, parroco di Linguaglossa, che prima di entrare a casa Battiato distribuisce ai giornalisti la preghiera del nuovo santo Charles De Focauld, che il maestro recitava ogni mattina: “Padre mio, io mi abbandono a te, fa di me ciò che ti piace. Qualsiasi cosa tu faccia di me, ti ringrazio”. E ancora: “Rimetto l’anima nelle tue mani, te la dono, mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo”.

Dice padre Orazio: “La sua bandiera era la ricerca, la sperimentazione. In un’epoca di indifferenza lui non si rassegnava, voleva vivere e cercare ancora. La sua parola più eloquente? Il silenzio. Dovremmo metterci tutti in cammino come lui, per trovare la bellezza”.

Il sacerdote racconta le passeggiate con l’amico: “Si faceva coccolare dal sole, dalla natura, e insieme riflettevamo sul senso delle cose”.

Per l’ultimo saluto, il parroco ha scelto il Vangelo delle Beatitudini e la prima lettura tratta dal Libro della Sapienza. “Le azioni dei giusti sono nelle mani di Dio”.

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