CONVEGNO
Duecento anni della chiesa SS. Protaso e Gervaso di Gorgonzola: la nuova prepositurale di un’antica pieve lombarda
Questo convegno avrebbe dovuto svolgersi esattamente un anno fa: la pandemia che sta sconvolgendo il mondo lo ha “fermato” a pochi giorni dallo svolgimento, così come aveva bloccato – tra febbraio e giugno – tutte le precedenti iniziative che erano state messe in calendario per celebrare degnamente il bicentenario.
La Comunità pastorale non si è data per vinta e, dopo aver organizzato una serie di apprezzati e partecipati appuntamenti culturali tra giugno e settembre 2020, ripropone finalmente, con un anno di giustificato ritardo, il convegno dove qualificati studiosi sono chiamati ad affrontare per la prima volta la lunga e ricca storia della prepositurale di Gorgonzola.
Gli organizzatori esprimono il loro grazie ai relatori, al pubblico e alla Comunità che ha reso possibile tutto questo.
sabato 23 ottobre 2021
ore 10-12 e 14.30-16.30
Chiesa SS. Protaso e Gervaso Gorgonzola
Ingresso libero con Green Pass fino a esaurimento dei posti disponibili. A causa delle norme anti-covid si raccomanda di registrarsi in anticipo inviando una mail a concordiola@gmail.com: specificare nomi e recapiti dei partecipanti e sessioni cui si intende assistere (mattina, pomeriggio o entrambe).
SESSIONE MATTUTINA
- 10.00 accoglienza e registrazione
- 10.15 saluti
- 10.30 – Claudio Maria Tartari (storico del territorio milanese)
Profilo storico della Pieve di Gorgonzola
Nel VI secolo i Longobardi provocarono il collasso delle istituzioni urbane, compreso l’episcopio con le funzioni annesse. I papi pensarono dunque di ricostruire il tessuto connettivo della Chiesa là dove il popolo si era rifugiato: nelle campagne. Individuati centri già dotati di prerogative (come Concordiola) e altri nuovi, ai criteri logistici vennero uniti aspetti simbolici legati al culto dei santi. Le pievi furono costantemente il luogo di raccolta dei tributi e quindi nel ricostituirsi del potere episcopale (IX-X secolo) vennero gestite dai vescovi con modalità feudali. La successiva affermazione dei Comuni fonderà nei secoli la propria forza sul legame fra i territori pievani e le elites rurali e la Città. - 10.50 – Anna Meroni (associazione culturale Concordiola)
Luoghi di culto e vita di una comunità attraverso le visite pastorali
Tre visite pastorali in tre diversi secoli: gli atti conservati nell’archivio parrocchiale di Gorgonzola documentano gli edifici religiosi, lo stato del clero e dei laici prima della costruzione della nuova prepositurale, tra curiosità e qualche sorpresa. - 11.10 – Alberto Villa (Università degli Studi di Milano Bicocca)
Il sagrato della chiesa dei SS. Protaso e Gervaso tra geologia, geofisica e archeologia.
Risultati delle indagini indirette condotte su quanto resta della vecchia parrocchiale, demolita nell’Ottocento per far spazio alla nuova chiesa: confronti con i dati rilevati e le documentazioni storiche. - 11.30 – Bruno Maria Bosatra (Archivio Storico Diocesano di Milano)
Il Cardinale Gaisruck
Un arcivescovo carinziano sulla Cattedra di Ambrogio e Carlo: piste per uno studio. Il testo dell’omelia pronunciata dal cardinale durante la consacrazione del 22 ottobre 1820, conservato nell’Archivio Diocesano, è un documento utile per tratteggiare il profilo di questo prelato.
SESSIONE POMERIDIANA
- 14.30 – accoglienza e registrazione
- 14.45 – Matteo Marni (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
Laus Ejus in ecclesia Sanctorum. Cinque secoli di musica nella Chiesa Prepositurale di Gorgonzola
La storia di una chiesa, intesa come edificio di pietre e ma anche come comunità che al suo interno vi si ritrova, passa anche per la musica che è risuonata sotto le sue volte nel corso dei secoli. Nel quadro del forese della vastissima arcidiocesi ambrosiana, la prepositurale di Gorgonzola rappresentò nel corso dei secoli un caso di straordinaria vitalità musicale. Dotata di un organo dal 1605, la chiesa dei SS. Protaso e Gervaso ebbe dalla metà del Settecento al proprio servizio un’apprezzata cappella musicale ancora in attività. Il presente intervento delineerà la storia degli organi, organisti, compositori e musicisti che nel corso dei secoli si sono avvicendati nel tempio gorgonzolese. - 15.05 – Associazione culturale Concordiola
Gian Galeazzo Serbelloni mecenate e filantropo
Il duca Serbelloni (1744-1802), ultimo discendente di un’illustre casata, rivolse moltissime attenzioni al borgo di Gorgonzola, dove la famiglia disponeva fin dal XVI secolo di una residenza di villeggiatura. Commissionò a Simone Cantoni il portico per il mercato, il mausoleo e il progetto di ristrutturazione della vecchia parrocchiale, favorì l’istituzione della fiera di S. Caterina. Ma la sollecitudine del “duca giacobino” per i gorgonzolesi si ritrova soprattutto nel testamento, dal quale derivarono le magnifiche fabbriche della chiesa e dell’ospedale. - 15.20 – Nicoletta Ossanna Cavadini (m.a.x. museo di Chiasso)
Simone Cantoni l’architetto del sacello Serbelloni e della nuova chiesa dei SS. Protaso e Gervaso a Gorgonzola
Il progetto del sacrario della famiglia Serbelloni e la successiva nuova chiesa prepositurale di Gorgonzola occuparono l’architetto ticinese Simone Cantoni (Muggio 1739-Gorgonzola 1818) per lungo tempo: oltre tent’anni di vita professionale attiva. Si analizzano in questa sede le vicende che portarono alla ideazione e alla realizzazione del complesso sacro in stretto rapporto con la committenza Serbelloni e le maestranze che vi lavorarono fino alla morte dell’architetto. - 15.40 – Marco Cavenago (Università degli Studi di Milano)
Brera in Martesana: gli artisti dell’accademia milanese per la nuova chiesa di Gorgonzola
I lavori di decorazione e arredo della nuova chiesa di Gorgonzola si trascinarono per lunghi anni sino alla fine dell’Ottocento, con alcuni interventi aggiuntivi nel Novecento. Per dare compimento al magnifico tempio voluto dal duca Serbelloni, ideato dall’architetto Cantoni e tanto caro alla popolazione gorgonzolese furono coinvolti pittori, scultori, ornatisti, ebanisti, marmorini e stuccatori dell’ambiente artistico gravitante attorno all’Accademia braidense. I loro nomi e le circostanze dei loro interventi sono affidati alle carte degli archivi, le loro opere adornano tuttora la chiesa prepositurale.
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