A seguito di una serie di danni e di atti vandalici accaduti davanti alla Chiesa di San Carlo, il Consiglio pastorale si è trovato “costretto” a decidere di proteggere la Chiesa attraverso una sobria cancellata.
Il sagrato di San Carlo è di proprietà del Comune, per cui la cancellata dovrà essere realizzata adiacente ai gradini (è stata stipulata una convenzione col Comune per poter avere la possibilità di uno spazio di circa 20 cm sul piano).
La cancellata resterà aperta per i funerali e le celebrazioni festive, mentre per quelle feriali si entrerà in Chiesa dall’ingresso laterale.
I lavori, approvati anche dalla paesaggistica, inizieranno alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima.
Come potete vedere dalle foto, dopo anni di pazienza e tentativi di dialogo e di segnalazioni alle competenti autorità, si è visto che purtroppo era necessario un intervento strutturale, che salvaguardasse le persone più anziane e nel contempo non rovinasse esteticamente la facciata della Chiesa (ragion per cui la cancellata sarà relativamente bassa, anche se non scavalcabile).
Ma cosa intendiamo per “danni e atti vandalici”?
La documentazione fotografica allegata, che è stata realizzata in mesi ed orari differenti a mo’ di esempio quotidiano, evidenzia tre fasi problematiche: al mattino (in concomitanza con l’ingresso scolastico degli studenti); il primo pomeriggio (in concomitanza con l’uscita degli stessi); la notte (con lo stazionamento di diversi gruppi notturni di adolescenti e giovani).
Inoltre, spesso e volentieri, le signore anziane che entrano in Chiesa devono attraversare gruppi di adolescenti non sempre educati e subirsi il “fumo passivo”, dal gusto (si fa per dire) vagamente “dolciastro”, di qualche strana “sigaretta” (sarà per questo che a volte entrano in chiesa così allegre e pimpanti?!?).
Quando poi il sacrestano ha il giorno di riposo, capita di trovare mozziconi anche dentro la Chiesa e “assaporare” uno strano profumo di qualche “incenso” orientaleggiante…
I lavori dovrebbero durare due o tre settimane, garantendo comunque la funzionalità e l’utilizzo della Chiesa in tutta sicurezza.
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