Domenica 24/12 —————- CHIUSO
Lunedì 25/12 ore 18,00 e 21.00 WONKA
Martedì 26/12 ore 15,30 18.00 e 21.00 WONKA
Mercoledì 27/12 —————- RIPOSO
Giovedì 28/12 ore 15,30 e 21.00 WONKA
Venerdì 29/12 ore 15,30 WONKA
Sabato 30/12 ore 21,00 AQUAMAN e il regno perduto
Domenica 31/12 ore 15,30 e 21.00 WONKA
Lunedì 01/01 ore 15,30 18.00 WONKA
Lunedì 01/01 ore 21.00 AQUAMAN e il regno perduto
Martedì 02/01 ore 21,00 AQUAMAN e il regno perduto
Il giovane Willy Wonka arriva in città con pochi denari e una tavoletta di cioccolata nel cilindro a metà fra il cappello del prestigiatore e la borsa di Eta Beta. Il suo sogno è aprire una grande cioccolateria nella piazza in cui però coesistono già tre mastri cioccolatai che fanno cartello fra di loro e non ammettono un nuovo concorrente: soprattutto uno che con i suoi cioccolatini riesce a far volare i clienti.
Aquaman e il regno perduto
Arthur Curry, alias Aquaman, ha messo su famiglia e suo figlio ancora in fasce già dimostra il potere di parlare con i pesci. Purtroppo il suo “lavoro” di re di Atlantide non va altrettanto bene: un consiglio xenofobo e protezionista blocca le sue riforme e impedisce che il popolo subacqueo collabori con il mondo di superficie per fermare il riscaldamento globale.
UNA PRECISAZIONE DI QUALITÀ
Qualcuno ci ha chiesto:
“Perchè non fate il film comico di Natale, “Santocielo”?
Perché Sala Argentia è la sala della Comunità cristiana e al primo posto non abbiamo una ragione commerciale, ma valoriale.
E WONKA è certamente un film bello, poetico e di qualità.
Vogliamo proporre nella programmazione ordinaria per le famiglie opere di qualità e secondo i valori umani, che non banalizzino né la religione né il valore della famiglia stessa.
Per questo ci orientano i giudizi e le valutazioni cinematografiche della commissione CEI dello spettacolo, la quale tra l’altro così si esprime al riguardo: “Se la partenza è nel segno dell’umorismo scoppiettante, poi l’andamento del racconto rischia di impantanarsi in una storia stiracchiata poco convincente e senza una chiara traiettoria. Il problema, nel film, è la sequela di stereotipi disseminati qua e là con poco controllo e originalità, che banalizzano il tema affrontato.
“Santocielo” è un film che vorrebbe fare dell’umorismo irriverente ma comunque gentile, non stonato, senza forzare troppo la mano; tale soluzione conduce a un approdo incerto. Nell’ambito della programmazione ordinaria, per una corretta gestione dei temi e del
linguaggio in campo, il film è indicato per un pubblico adulto”.
Lo proporremo perciò al Cineforum con dibattito.
Nessuna “censura” quindi, ma il desiderio di offrire alle nostre famiglie per Natale un film non banale o superficiale, anche a costo di perderci economicamente.
Non tutti i film sono “cristiani” (anzi!), ma almeno cerchiamo che non siano dissacranti o contrari a ciò che crediamo.
Sala Argentia, come espressione culturale della Comunità cristiana, esiste per una corretta promozione umana e per dare voce a chi ricerca i veri valori dell’umano: al di fuori di questa ragione non avrebbe ragione di esistere.
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