«Quello che porta alla pace». Questo versetto, tratto dal Vangelo di San Luca (19, 41-44), sarà il tema della Veglia di preghiera per la pace, che si terrà venerdì 17 maggio alle 20.30 in piazza della Chiesa a Gorgonzola. L’iniziativa vuole invocare il dono della pace in Terra Santa e insieme invocare anche la pace in tutti i conflitti in atto nel mondo.
Dinnanzi alle difficoltà della diplomazia di porre fine a questo conflitto si potrebbe dire che pregare per la pace non serve a nulla. Invece, per i cristiani pregare è fondamentale. Significa respingere la tentazione della rassegnazione, cioè, pensare che il male ha sempre l’ultima parola. Anche Papa Francesco non si stanca di invitare a pregare per la pace, soprattutto nell’attuale situazione di “Terza guerra mondiale a pezzi”.
Pregare per la pace significa tenere la barra a dritta, nella certezza che violenza, guerra, odio e sangue non vinceranno. La Veglia si muoverà nell’orizzonte della invocazione, ma nello stesso tempo anche dell’interposizione, cioè, mettersi in mezzo fra bene e male. La Veglia vuole anche essere un messaggio di vicinanza alle popolazioni stremate della Terra santa, una comunità cristiana che non dimentica che ci sono popolazioni devastate dalla guerra, umiliate e in questo dolore, vuole sedersi al loro fianco condividendo il loro pianto e adoperarsi per la pace.
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