GIORNATA DIOCESANA CARITAS
GIORNATA MONDIALE DEI POVERI
“Basta. L’amore che salva e il male insopportabile. La Pace: utopia concreta e quotidiana.”
Nella proposta pastorale 2024-2025 “Basta. L’amore che salva e il male insopportabile” il nostro Arcivescovo ci invita a “rinnovare la fiducia nella grazia di Dio che basta per perseverare nella vita cristiana e propone di dire “basta!” al male con cui i figli degli uomini tormentano gli altri e se stessi. …… a perseverare nella gratitudine e nella docilità, accogliendo la grazia di Dio che si riconosce in ogni storia di libertà e in ogni situazione e che nella celebrazione dei santi misteri viene donata con fedeltà sovrabbondante, e invito a resistere al male continuando con tenacia e sapienza a essere operatori di pace.”
Sentiamoci chiamati ad un rinnovato impegno per “la pace: utopia concreta e quotidiana” in questo anno di particolare grazia per l’anniversario d’istituzione della Caritas Ambrosiana e per l’anno del Giubileo 2025. L’amore in cui crediamo è credibile solo attraverso gesti di carità. E la carità, come insegna San Paolo, è prima di tutto sopportazione dell’altro: “è paziente la carità, non si adira, non tiene conto del male ricevuto; tutto copre tutto scusa, tutto sopporta”. Celebrare la giornata Caritas è riconoscere che solo attraverso la vita della carità si può costruire un mondo di pace: iniziando dalle relazioni tra noi. Da qui due sottolineature forse non scontate.
La prima: la Caritas non è una ong, è la parrocchia (per noi la Comunità pastorale) nel suo agire verso i poveri, così come l’oratorio è la parrocchia nel suo operare coi ragazzi.
La seconda: la Caritas non è il luogo cui deleghiamo la carità, ma da un lato lo spazio in cui ci facciamo carico dei bisogni, dall’altro la realtà che educa la Comunità tutta alla carità.
L’agire della Caritas è un «cantico d’amore» controcorrente. Per testimoniare e lodare la «bellezza originale» di una Chiesa «sempre santa e sempre peccatrice». Che «mentre offre il suo servizio è guardata con sospetto». E mentre, con «amore tenace», «continua a curarsi dei più fragili e poveri», è «circondata dall’indifferenza, dall’ottusità, dalla stupidità dei ricchi e dei potenti». Nella festa di san Carlo Borromeo, l’arcivescovo Mario Delpini ha intonato un «cantico d’amore» per la Chiesa ambrosiana e per la Chiesa universale, e per lo «spettacolo» di un’unità che non è mai omologazione ma armonia di differenze, come il Sinodo dei vescovi appena concluso ha dimostrato.
Come ogni anno, accanto agli aspetti pedagogico-promozionali, in questa GIORNATA CARITAS viene proposta una colletta finalizzata a sostenere e condividere le molte “opere segno” attraverso le quali la Caritas Ambrosiana è presente sul territorio della Diocesi. Opere che esprimono in modo tangibile la vicinanza della comunità cristiana nei confronti delle più svariate forme di povertà e di sofferenza.
Quest’anno la raccolta sarà finalizzata a sostenere progetti relativi all’emergenza abitativa, secondo i progetti della Diocesi.
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