La figura di padre Carlo Maria Martini è stata riferimento fondamentale per moltissimi credenti e non credenti. Un credente “credibile”, un uomo libero le cui parole, mai di circostanza, erano radicate in un legame autentico con la Parola di Dio. La sua memoria è vivissima ancora oggi a più di dieci anni dalla sua scomparsa, e di cui oggi ricordiamo il 98° anniversario della sua nascita. Un magistero, un’eredità che ancora ispira tanti credenti e non credenti. Basta recarsi nel Duomo di Milano. Davanti alla sua tomba c’è sempre un via vai continuo. Gente che prega, che sosta in silenzio, accende le candele.
Nei suoi molteplici interventi richiamando alla memoria l’arcivescovo di Westminster, che era intervenuto durante un Sinodo con le parole: «I had a dream», «Ho fatto un sogno», il cardinal Martini disse:
… io sogno che la parrocchia continui ad attualizzare, col suo servizio profetico, sacerdotale e diaconale, quella presenza del Risorto nei nostri territori che i discepoli di Emmaus poterono sperimentare nella frazione del pane… Dove questo non avviene, ne soffre la vita intera della Chiesa, tanto quella delle comunità parrocchiali. Dove invece si realizza una efficace esperienza di comunione e di corresponsabilità la Chiesa si offre più facilmente come segno di speranza e proposta credibile alternativa alla disgregazione sociale ed etica da tanti qui lamentata.
Un sogno, uno sguardo verso l’oltre, che cercava di individuare i percorsi futuri per la chiesa tutta.
È con questo desiderio di passare da “una pastorale di semplice conservazione a una pastorale decisamente missionaria” (Evangelii gaudium) pensiamo che Carlo Maria Martini con il suo magistero possa essere per noi un forte punto di riferimento
- per essere chiesa che ripensa e ridisegna il suo modo di abitare lo spazio, il territorio per “portare alle genti la gioia del Vangelo” … non il moralismo, non l’indottrinamento, non verità astratte o freddi sillogismi; ma il “profumo” del Vangelo, come ci ricorda spesso papa Francesco
- per essere chiesa che favorisce la comunione, la partecipazione e l’impegno missionario di tutti i battezzati, attraverso un processo di discernimento spirituale incentrato sull’incontro, sull’ascolto e sulla riflessione, per giungere a una sempre maggiore apertura alla novità dello Spirito e ai suoi suggerimenti…
- per essere chiesa costituita da credenti che sanno dialogare con l’altro delle comuni fragilità, luogo d’incontro e dialogo tra credenti e non credenti sui grandi temi e sulle sfide che affrontiamo nella nostra vita, con un’autentica disponibilità ad imparare da tutti, senza pregiudizi o preconcetti.
- per essere chiesa che sviluppa un maggiore senso di corresponsabilità dei fedeli laici per la vita e il futuro della Chiesa
We have a dream, anche noi abbiamo un sogno, quello di poter trasmettere con il nostro lavoro, con la nostra presenza, quel senso di primavera per la vita della Chiesa che padre Carlo Maria Martini portò nella chiesa ambrosiana e che condusse a una sorprendente generatività nella fede.
È questo, insieme all’esortazione apostolica Evangelii gaudium sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale, ci ha portato a intitolare questo luogo, a margine della nostra città e di forte crescita di abitanti, a Carlo Maria Martini, pastore, uomo della Parola, “lampada per i nostri passi”.