Sabato 18 marzo 2017
Il Signore Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro:
«Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria,
tra i suoi parenti e in casa sua»
E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì.
(Marco 6,4)
È difficile essere così liberi da vedere i miracoli di Dio nelle persone accanto a noi. Crediamo di conoscerle troppo bene e ormai le abbiamo catalogate. Non ci aspettiamo sorprese e se avvengono non è così facile accettarle.
È frequente invece attendersi grandi risultati da persone che ci hanno impressionato per alcune qualità, ma spesso ci ritroviamo delusi, perché Dio non guarda come l’uomo, vede il cuore, non bada all’apparenza. E sceglie e innalza chi meno ce l’aspettiamo, quelli dai quali non ci saremmo mai aspettati un gran che.
Anche questo è un invito a convertirci ai pensieri di Dio.
Buona giornata!
don Carlo
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