Martedì 31 ottobre 2017
Il Signore Gesù esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma
«Il Padre, che mi ha mandato,
mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire»
E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».
(Giovanni 12,49)
Questa meravigliosa unità che lega Gesù al Padre ci indica quale direzione occorre prendere per rivivere Gesù.
Anzitutto non va dimenticato il punto di partenza, che cioè l’obbedienza di Gesù è interamente risposta d’amore all’amore del Padre. Quindi anche per noi occorre anzitutto che ci lasciamo amare da Dio, che riconosciamo di essere amati ad ogni istante, in mille modi.
E poi, per amore, vivere sempre con la Parola, tendendo ad essere tutti concentrati e solo concentrati sulla Parola, che ci rende altri Gesù.
Buona giornata!
don Carlo
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