Lunedì 1 gennaio 2018
CIRCONCISIONE DEL SIGNORE
Ottava del Natale
Giornata mondiale della pace
«Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori»
Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
(Luca 2,18)
E’ passata una settimana dal Natale e la liturgia ci riporta davanti al presepe. Incontriamo i pastori che da umili e non considerati da nessuno, si trasformano in testimoni. Essi non tengono per sé ciò che hanno visto e udito, sentono il bisogno di annunciarlo ad altri.
Quando si incontra il Signore da vicino non si è più quelli di prima, si sente una forza dentro che ci spinge ad uscire, ad andare verso gli altri per comunicare ciò che si è vissuto. E la cosa ancora più strana è che chi li udiva si stupiva delle loro parole, non le metteva in dubbio, non li derideva come fossero allucinazioni dovute al freddo e forse al vino bevuto per scaldarsi.
E’ lo Spirito Santo che parla ai cuori attraverso la voce dei pastori.
Ecco perché non dobbiamo preoccuparci quando cerchiamo di comunicare l’Amore di Dio e ci sentiamo inadeguati, il nostro agire è solo uno strumento che affidiamo alle mani del Signore all’inizio di questo nuovo anno: Lui conosce i tempi e i modi perché dia frutto.
Buon Anno 2018!!
don Carlo
Martedì 2 gennaio 2017
Ss. Basilio Magno e Gregorio di Nazianzo,
vescovi e dottori della Chiesa
«Simeone accolse il bambino Gesù tra le braccia e benedisse Dio»
dicendo: / «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo / vada in pace, secondo la tua parola, / perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, / preparata da te davanti a tutti i popoli: / luce per rivelarti alle genti / e gloria del tuo popolo, Israele»
(Luca 2,28)
Simeone ha passato una vita ad aspettare la venuta di Gesù.
Come lo vede, in braccio a quella giovane donna, lo riconosce.
A Gerusalemme moltissimi avranno incontrato Maria, Giuseppe e il bimbo, ma nessun altro lo ha riconosciuto.
Per vedere il Signore occorrono occhi esercitati a scrutare ogni minimo segno della Sua presenza nella nostra vita.
Occorre un cuore che si lascia plasmare, che non mette condizioni e accetta di non capire, ma con la semplicità di un bambino si affida e si lascia guidare.
Buona giornata!
don Carlo
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