Vivi la Parola! 2018.03. 21 & 22

Mercoledì 21 marzo 2018

Il Signore Gesù prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e

«Si compirà tutto ciò che fu scritto»

dai profeti riguardo al Figlio dell’uomo: verrà infatti consegnato ai pagani, verrà deriso e insultato, lo copriranno di sputi e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà». Ma quelli non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.

(Luca 18,31)

Gesù, Dio fatto uomo, sa che la sua missione è già annunciata: leggendo le Scritture vede la sua strada e la percorre fino in fondo.

La Bibbia infatti non è solo auto-rivelazione di Dio, ma è anche rivelazione dell’uomo all’uomo, che ha come vocazione quella di diventare Dio per partecipazione, vivendo la vita trinitaria.

La Parola ci lega a Dio, quanto più la viviamo ci rende Dio.

Per questo cerchiamo di vivere la Parola e non ci stancheremo mai di farlo.

Se non lo facessimo non sapremmo chi siamo.

Non sarà mai troppo radicale il nostro attaccamento alla Parola, finché non saremo solo Amore come Gesù.

Buona giornata!

don Carlo

Giovedì 22 marzo 2018

Tra la gente nacque un dissenso riguardo al Signore Gesù. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse:

«La nostra Legge giudica forse un uomo

prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?»

Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.

(Giovanni 7,51)

L’obiezione di Nicodemo è sensata e sempre attuale, perché rispetta la dignità di ogni uomo e si pone nell’atteggiamento di accogliere.

Ma sappiamo tutti per esperienza quanto i pregiudizi ci rendano sordi, ciechi, duri di cuore.

Non vogliamo cambiare idea quando siamo troppo legati ai nostri punti di vista e la paura di perdere le nostre sicurezze, unita alla superbia di chi ha l’illusione di aver già capito tutto, ci bloccano e ci rendono insensati, pronti a commettere ogni errore.

È sapiente solo chi sa di dover sempre imparare.

Buona giornata!

don Carlo

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