Vivi la Parola! 2018.04. 07 & 08

Sabato 7 aprile 2018

dell’Ottava di Pasqua

Il Signore Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro:

«”Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”».

La gettarono

e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

(Giovanni 21,6)

Cosa avrà spinto questo pescatori, stanchi e delusi dopo un’inutile notte di lavoro, a fidarsi di un consiglio così banale?  Quando ci si sente sconfitti e un po’ umiliati è difficile accettare pareri, suonano come un’ulteriore accusa di incapacità.

Forse però l’aver toccato con mano il proprio limite in modo cocente durante la passione del Signore li ha resi umili, meno sicuri dei propri punti di vista, consapevoli di dover ancora imparare molto, nonostante la lunga esperienza.

In questo vuoto di sé il Risorto può irrompere, sbalordire, riempire di gioia.

Buona giornata!

don Carlo

Domenica 8 aprile 2018

II di Pasqua

della Divina Misericordia

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi!

«Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi»

Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

(Giovanni 20,21)

Ricevere la stessa missione che Gesù ha ricevuto dal Padre lascia senza fiato.

Come potremo mai ricalcare le sue orme?

Come potremo mai avere il Suo cuore, il Suo fuoco, la Sua sapienza?

Per questo il Risorto dona subito ai suoi lo Spirito. Non saranno mai loro a portare avanti le cose, ogni vero passo verso la venuta piena del Regno sulla terra sarà sempre suscitato, suggerito da Lui, il Maestro interiore, che aumenta la sua Luce quando siamo uniti nel Suo amore.

Buona giornata!

don Carlo

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