Vivi la Parola! 2018.06. 15 & 16

Venerdì 15 giugno 2018

36Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. 37Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;

«Perdonate e sarete perdonati»

38Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

(Luca 6,37)

La guarigione universale è solo il perdono.

Parola che appare talora impossibile.

Eppure è l’unico inizio di una nuova vita, di un nuovo futuro.

Nel 1994 in tre mesi avvenne in Ruanda un genocidio di quasi un milione di persone. Ma da quella immensa tragedia è nato un processo di riconciliazione, che negli anni ha già manifestato i suoi frutti e l’impegno di ricostruzione umana e spirituale ha trasformato questo Paese. Oggi regna la pace, l’economia è in piena espansione, educazione, rispetto, cura delle cose comuni lo rendono oggi un piccolo gioiello nel tormentato continente africano.

Buona giornata!

don Carlo

Sabato 16 giugno 2018

37Mentre stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. 38Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. 39Allora il Signore gli disse: «Voi farisei

«Pulite l’esterno del bicchiere e del piatto,

ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria»

40Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? 41Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro. 42Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle.

(Luca 11,39)

Se ci preoccupassimo del nostro cuore quanto ci preoccupiamo dell’idea che gli altri hanno su di noi, sarebbe un sogno.

Imparare a vigilare su quello che avviene dentro di noi è molto prezioso, ci permette di riconoscere i doni che riceviamo, i nostri punti di forza, ma anche le miserie e le fragilità che sono parte di noi e che possono essere curate anzitutto dalla misericordia di Dio.

C’è poi un lavoro su di noi che non dovremmo mai stancarci di fare e di riprendere, ascoltando con umiltà i giudizi amorevoli di chi ci sta accanto, per la gioia nostra e di chi vive con noi.

Buona giornata!

don Carlo

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