Giornata Caritas 2020

Si celebrerà domenica 15 novembre 2020 la quarta Giornata Mondiale dei Poveri, che Papa Francesco ha dedicato al tema “Tendi la tua mano al povero” (cfr Sir 7,32), titolo del Messaggio diffuso il 13 giugno scorso.
 

“Per non tornare indietro, nessuno sia lasciato solo”

Questo è il titolo scelto per vivere la giornata diocesana Caritas e la giornata mondiale dei poveri.

Nella proposta pastorale per questo nuovo anno il nostro Arcivescovo ci ha ricordato che tutti siamo chiamati a un esercizio del pensiero che sia insieme esercizio di carità fraterna, esercizio di ascolto e di dialogo.

È giunto il momento per un ritorno all’ essenziale per riscoprire la relazione tra i fratelli e le sorelle che vivono in questo mondo, soprattutto con quei fratelli e sorelle che per diversi motivi vengono dimenticati ai margini della nostra Città, ai margini della nostra vita quotidiana, quasi non appartenessero all’interno del nostro vivere.

L’esperienza che stiamo vivendo ci sollecita alla necessità di non tornare a chiuderci in modelli e stili di vita improntati sull’individualismo, sul successo personale, sul benessere dei singoli a prescindere da quello degli altri.

La prospettiva della cura, intesa come capacità di attenzione reciproca per il benessere di tutti, si rende più che mai necessaria per non tornare indietro e per non lasciare indietro nessuno.

L’azione pastorale della Chiesa ha bisogno della cooperazione di tutti, perché la comunità e i singoli fedeli possano giungere alla maturità della fede con l’impegno formativo e con la testimonianza della vita.

Chiedo a tutti e a ciascuno di donare del tempo a chi soffre, a coloro che per svariati motivi si trovano in stato di disagio. Questo per renderci cristiani chiamati ad essere segno luminoso e vivo della comunità in cui viviamo testimoniando nelle opere il Vangelo della carità, attenti al grido di chi soffre nella solitudine.

La presenza di ciascuno di noi deve essere stimolo affinché tutta la comunità cristiana cammini sulla strada della prossimità per essere forza attraente per molti altri, per vivere insieme gesti di amore nei confronti dei più poveri e degli esclusi.

Tutti siamo perciò chiamati al bene comune, non esistono “addetti al settore”, tutti dobbiamo offrire il nostro contributo piccolo agli occhi della società, ma grande agli occhi di Dio.

Anche quest’anno verrà proposta una raccolta fondi che andrà ad incentivare il Fondo Diocesano di assistenza.

Tendere la mano al povero è un invito alla responsabilità, è uno stimolo a farsi carico  dei pesi dei più deboli, deve diventare stile di vita nella nostra esistenza per essere coerenti al Vangelo.

E soprattutto non dimentichiamo, come ci ha detto Papa Francesco, che chi dona a un povero, presta a Dio

Diacono Giuseppe Amalfa
Responsabile Caritas della Comunità pastorale


COMMENTS