Così in Diocesi cambia il volto del Decanato

In questo anno pastorale un’attenzione particolare sarà dedicata al percorso verso l’Assemblea sinodale decanale che prenderà avvio il prossimo 17 ottobre con la convocazione per il mandato dei Gruppi Barnaba.

Nella Proposta pastorale infatti si sottolinea il ruolo nuovo che dovrà assumere il Decanato, che «rappresenta uno strumento per la sussidiarietà dell’attività pastorale, secondo quelle intenzioni che sono state codificate nel Sinodo 47°».

«Il Decanato ha bisogno di uno strumento proporzionato alla sua finalità. La nostra Chiesa diocesana, è chiamata a una forma di comunione più intensa e più diversificata per una missione più coraggiosa. Questa prospettiva si è rivelata affascinante e insieme incerta, non può essere eseguita da un organismo dalla vita stentata e dai frutti poco convincenti.

La proposta di immaginare l’Assemblea sinodale decanale esprime l’intenzione di configurare un organismo più proporzionato al compito di interpretare il territorio e di descrivere e motivare forme di presenza dei cristiani nella vita quotidiana, familiare, professionale, sanitaria, culturale, amministrativa».

Non si tratta di un organismo in più, quanto di un cambio di mentalità. «C’è qualche cosa di inedito in questo processo, perché intende provocare tutte le vocazioni (laici, consacrati, diaconi e preti) ad assumere la responsabilità di dare volto a un organismo che non deve “guardare dentro” la comunità cristiana e la sua attività ordinaria; piuttosto deve guardare al mondo del vivere quotidiano dove i laici e i consacrati hanno la missione di vivere il Vangelo, di essere testimoni di speranza, di farsi prossimi di fratelli e sorelle con cui condividono la vita, con le sue fatiche, le sue prove e le sue sfide».

La sinodalità sarà al centro del cammino ecclesiale di questi anni a livello mondiale, nazionale e diocesano. Per questo l’arcivescovo precisa che «si deve intendere per Assemblea sinodale decanale lo strumento che la Diocesi di Milano si darà per lo stile di presenza della Chiesa nel nostro territorio. La composizione, le competenze e le procedure di questa assemblea prenderanno la forma adatta al territorio del Decanato secondo il discernimento che il Gruppo Barnaba compirà con la collaborazione del vicario episcopale di Zona e degli organismi diocesani».

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