Chiamati a ridestare il sogno europeo

Oggi l’Europa e l’Unione Europea stanno attraversando tempi difficili e incerti, con una serie di crisi negli ultimi anni e questioni difficili da affrontare nel prossimo futuro, come le guerre in Europa e nei paesi vicini, la migrazione e l’asilo, il cambiamento climatico, la crescente digitalizzazione e uso dell’intelligenza artificiale, il nuovo ruolo dell’Europa nel mondo, l’allargamento dell’Unione europea e la modifica dei trattati.
Le elezioni europee che in Italia si svolgeranno sabato 8 e domenica 9 giugno, ci permetteranno di indicare con il nostro voto, come affrontare queste questioni cruciali per costruire per noi e per le prossime generazioni, un futuro migliore non solo in Europa ma anche nel mondo.
Sappiamo che l’Unione Europea non è perfetta e che molte delle sue proposte politiche e giuridiche non sono in linea con i valori cristiani e con le aspettative di molti dei suoi cittadini, ma crediamo di essere chiamati a contribuire e a migliorarla con gli strumenti che la democrazia ci offre tra cui il voto.

C’È BISOGNO DELL’EUROPA
Il progetto di integrazione europea nasce dalle ceneri delle terribili guerre che hanno devastato il nostro continente nel secolo scorso provocando grande dolore, morte e distruzione. È stato concepito con l’intento di garantire pace, libertà e prosperità. È stato realizzato grazie al coraggio e alla lungimiranza di persone che hanno saputo superare le inimicizie storiche e creare qualcosa di nuovo; un luogo di incontro e dialogo tra popoli, culture, religioni differenti.
Questa Europa ci appassiona, ne sentiamo il bisogno, il mondo ne ha bisogno, soprattutto oggi in un contesto internazionale segnato da conflitti, dalla rinascita di particolarismi, nazionalismi, populismi.

CHIAMATI A RIDESTARE IL SOGNO EUROPEO
“Noi cristiani vorremmo essere cittadini di un’Europa protagonista nell’opera di pace e di sviluppo dei popoli, vorremmo coltivare e tenere vivo il sogno dei padri fondatori, per evitare che la cultura europea sia impostata sul mero individualismo, sugli imperativi del mercato, sugli egoismi nazionali. Perciò sentiamo il dovere di vivere anche l’appuntamento elettorale di giugno con responsabile partecipazione”. (Arc. Mario Delpini)

IL CONTRIBUTO DEI CRISTIANI
In gioco c’è l’idea di Europa che desideriamo per il futuro. L’Europa, infatti, è un processo aperto che chiama in causa il nostro protagonismo e anche il nostro contributo critico, di fronte alle grandi sfide perché si possa costruire un’Europa coesa e maggiormente integrata.
Le grandi transizioni in atto chiedono la partecipazione e il contributo fattivo dei cristiani.
Abbiamo più che mai bisogno di politici coraggiosi, competenti e orientati ai valori che perseguano onestamente il bene comune.

QUALI SFIDE DA ASSUMERE
Come comunità cristiane ci sentiamo chiamati a custodire e vivere nelle nostre realtà questo grande progetto assumendo l’impegno di presentare alcune delle sfide che tali elezioni si trovano ad affrontare, di evidenziarne le potenziali ripercussioni e di identificare alcune questioni essenziali per l’Europa di oggi, in una prospettiva cattolica.
Alcune questioni cruciali e le posizioni divergenti delle forze politiche, quale l’atteggiamento dei partiti rispetto ai valori cristiani in testi rilevanti dell’Ue, il riferimento delle nostre forze politiche ai sette gruppi che compongono il Parlamento europeo, ci porteranno, per quanto ne siamo capaci, a scrivere ancora nelle prossime settimane per aiutare a discernere bene chi e quale partito votare in questo momento così importante per il futuro dell’Unione Europea.

La commissione sociopolitica

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