A tutti i candidati non eletti in Consiglio

Carissimo/a,
mi spiace che tu non sia stato/a eletto/a, non avendo avuto preferenze sufficienti. Se avessi potuto avrei inserito tutti nel nuovo Consiglio, ma non potevo…

Resta però il fatto importantissimo della tua generosità, la tua disponibilità a metterti in gioco per la Comunità. Una generosa disponibilità che adesso non deve andare perduta.

Ti chiedo pertanto di giocare questo impegno nei diversi settori della pastorale mettendoti così a pieno servizio della nostra Comunità, e nel contempo ti invito a guardare ogni mese l’ordine del giorno del Consiglio, per far avere il tuo parere e il tuo contributo. Ci conto davvero!

Far parte del Consiglio non è entrare in una “casta”: è semplicemente un servizio che chiede di avere uno sguardo aperto su tutta la Comunità, non solo su un particolare ambito di azione, nel desiderio di comprendere insieme cosa lo Spirito sta già operando nella nostra città e discernere quali passi concreti ci sono chiesti per un rinnovato cammino di annuncio del Vangelo e di rinnovata unità della Comunità: è quello che mi sento di chiedere anche a te che avevi formulato la tua candidatura.
Saranno diverse le questioni che dovranno essere affrontate nei prossimi anni.

Dal Consiglio precedente (con esplicita conferma del Vescovo nella sua visita pastorale), restano aperte tre questioni (ma altre certamente si aggiungeranno):

  1. La specificazione degli ambiti pastorali delle due parrocchie. Ha senso proseguire con due oratori o occorre che uno si specifichi in un’altra direzione? Cosa invece deve restare in ciascuna parrocchia anche se presente nell’altra?
  2. L’attenzione alle nuove realtà abitative che stanno sorgendo alla periferia est della città lontana dalle chiese stesse. Come creare una nuova presenza e vicinanza della Comunità, non necessariamente legata al culto, con nuove forme di incontro e di evangelizzazione?
  3. Dal punto di vista strutturale l’intervento più consistente in previsione riguarda gli infissi dell’oratorio (comprensivi anche dei locali in affitto alla scuola), per i quali è stata istituita un’apposita commissione che sta valutando diverse soluzioni.
    Dal Bilancio di missione appare urgente affrontare il tema dell’allontanamento dei giovani dalla Chiesa e dall’oratorio (pure molto frequentato fino ai 18enni): sarà una delle priorità per il prossimo Consiglio.

Come è composto il nuovo consiglio?
Se lo guardiamo nel dettaglio (senza considerare i sacerdoti) ci accorgiamo che:

  • Ci sono stati 1751 elettori: un numero certamente significativo, in sintonia con le elezioni precedenti del 2019 (erano stati 1830 allora).
  • Tutti i candidati hanno ricevuto un numero significativo di voti, segno che si trattava di persone apprezzate da molti.
  • Nessun candidato ha superato il 30% dei voti: significa che la conoscenza delle persone è per lo più ristretta al proprio ambiente e al proprio settore.
  • Ci sono 12 persone appartenenti alla Parrocchia di San Carlo e 21 alla Parrocchia dei Santi Protaso e Gervaso.
  • Ci sono 12 donne e 21 uomini.
  • Ci sono 15 persone nuove rispetto al consiglio precedente (cioè la metà, se escludiamo preti e Suore).
  • Ci sono due rappresentanti per ogni settore pastorale della Comunità.
  • Ci sono diverse competenze professionali.
  • Ci sono persone di differenti schieramenti politici, ma qualsiasi lettura politica e partitica dei componenti è sbagliata: in Consiglio non si fa politica e le diverse appartenenze non devono diventare pregiudiziali ragioni di conflitto e di separazione.

Grazie a tutti e a tutte: continuiamo a lavorare insieme per il Regno di Dio, affinché la Sua presenza infiammi la vita della nostra città.

don Paolo

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