L’AMORE CHE SALVA
“Sperare contro ogni speranza” (Rm 4,18)
PREMESSA
Il tema dell’anno risponde da un lato a tre stimoli:
- La Lettera pastorale dell’Arcivescovo dal titolo: “BASTA: L’AMORE CHE SALVA E IL MALE INSOPPORTABILE”
- Il giubileo dell’anno 2025 sul tema: “PELLEGRINI DI SPERANZA”
- Il Sinodo della Chiesa universale sul tema della SINODALITÀ, cioè della COMUNIONE PER LA MISSIONE.
Dall’altro vuole rispondere all’esigenza manifestata dall’Arcivescovo nella sua visita pastorale, quando provocatoriamente ci chiedeva: “GORGONZOLA, CHE CITTA’ VUOI ESSERE?, invitando la Comunità cristiana a camminare insieme alle gente della nostra città per condividere il senso della vita a partire dall’incontro gioioso con il Signore Gesù.
IL TEMA DELL’ANNO
Il Consiglio pastorale che si è riunito settimana scorsa, ha sintetizzato tutto questo con lo slogan TESTIMONI DELLA SPERANZA: L’AMORE CHE SALVA. “Sperare contro ogni speranza” (Rm 4) Con questo si vuole da un lato sottolineare il desiderio di essere una Chiesa in uscita, accanto alla gente del nostro territorio, con la consapevolezza che abbiamo qualcosa di prezioso da comunicare: un amore che ci ha salvato e che si è fatto a noi vicino. Dall’altro riconosce che ciò che manca oggi, nel contesto in cui ci troviamo, è la dimensione della speranza. Spesso ci si accontenta di legare la vita a piccole speranze passeggere, col retorico augurio che “Andrà tutto bene”, se non addirittura lasciarsi andare ad un rassegnato “Io speriamo che me la cavo”… La speranza cristiana, invece, nasce da una memoria: è il riconoscimento del bene ricevuto, di un Amore che ci precede e che fonda la gioia del presente e la certezza di una vita eterna: oggi è già domani!
Le iniziative che abbiamo pensato per questo anno si muovono proprio in queste direzioni.
ALCUNE SCELTE PASTORALI DELL’ANNO
- Una figura di riferimento: San Paolo
Per accompagnarci nella capacità di “rendere ragione della speranza che è in noi”, abbiamo pensato di lasciarci guidare nel cammino pastorale dalla figura di SAN PAOLO. Egli è il primo che opera un’inculturazione del messaggio evangelico in un ambito culturale diverso da quello di Gesù, un ambito indifferente se non addirittura ostile al messaggio evangelico, un contesto segnato da immoralità, divisioni e guerre. Paolo nel suo evangelizzare non si è limitato a piccole mediazioni nelle sfide che gli si sono presentate davanti, ma ha avuto la forza, il coraggio, l’ostinazione di osare un nuovo futuro. Abbiamo bisogno di Paolo per rafforzare il nostro camminino di una chiesa che guarda al futuro con fiducia e che per farlo vuole rinnovarsi: le “strade” delle nostre città sono i “sentieri” attraverso i quali ancora una volta il Vangelo raggiunge ogni persona. - Formazione adulti
1° venerdì catechesi: 9.30 in P&G; 21.00 in SC
3° venerdì Gruppi del Vangelo - Il Giubileo 2025: “Pellegrini di speranza”
“Far riposare la terra”: un mese di “pausa” (quello di gennaio) per educarci ad essere “operatori di pace”
“Pellegrini”: pellegrinaggio diocesano a Roma dal 14 al 16 marzo (e altri per le diverse età e categorie)
“La conversione”: celebrazione comunitaria della riconciliazione con confessione individuale
- Anno liturgico
Avvento: In attesa dell’amore che salva.
Ritiro: Domenica 1 dicembre
Natale: Pace in terra agli uomini che Egli ama.
Quaresima-Pasqua: Salvati dall’amore.
Ritiro: Domenica 30 marzo
Dialoghi con la città
COMMENTS