Venerdì 2 dicembre 2016
I discepoli domandarono al Signore Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico:
«Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto»
anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
(Matteo 17,12)
Dovremmo chiedere al Signore tutti i giorni, quando ci svegliamo, che ci apra gli occhi.
Lui infatti passa e noi corriamo il rischio di non accorgercene, di credere che sia un altro, che dobbiamo cercarlo altrove.
Nei secoli è sempre successo e sempre succederà: ci si è accorti che uno era un uomo di Dio solo a cose fatte, magari addirittura dopo che lo si era aspramente combattuto.
Che l’amore ci liberi ogni giorno dai pregiudizi, che lo Spirito santo ci aiuti a vedere al di là dei nostri schemi e delle nostre simpatie, ci dia la gioia di riconoscere Dio anche quando si presenta in modo diverso da come lo vorremmo o da come ce lo aspetteremmo.
Buona giornata!
don Carlo
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